Product Backlog: cos’è, a cosa serve e come si fa

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Indice dei contenuti

Il product backlog rappresenta un elemento cruciale nella gestione agile dei progetti, fungendo da elenco dinamico di tutte le caratteristiche, funzionalità, requisiti, miglioramenti ed errori che costituiscono le modifiche previste per il prodotto nei cicli futuri. Questa lista prioritaria serve da guida per il team di sviluppo per capire cosa realizzare per portare il maggior valore al cliente finale e al business.

Attraverso un processo iterativo e incrementale, il product backlog viene continuamente aggiornato e ri-prioritizzato in base al feedback dei clienti, alle esigenze del mercato e ai cambiamenti strategici aziendali, garantendo così che il team si concentri sempre sulle attività più critiche e di maggior valore.

In questo articolo, esploreremo la natura del product backlog, il suo ruolo all’interno dei metodi Agile, come viene gestito e ottimizzato, e le migliori pratiche per garantire che funzioni come una bussola affidabile per guidare lo sviluppo del prodotto verso il successo.

 

Cosa significa product backlog

Il “product backlog” è un termine chiave nella metodologia Agile che si riferisce a un elenco ordinato di tutto ciò che è necessario per lo sviluppo e l’implementazione di un prodotto. Questo elenco è dinamico e può includere una varietà di elementi come nuove funzionalità, modifiche alle funzionalità esistenti, correzioni di bug, attività tecniche e miglioramenti della performance, tra gli altri. Ogni elemento del backlog è detto “Product Backlog Item” (PBI) e viene prioritizzato in base al valore che apporta al cliente finale e al progetto.

Il product backlog è gestito dal Product Owner, il quale è responsabile della sua definizione, della sua priorità e dei suoi aggiornamenti. La prioritizzazione degli elementi del backlog si basa su diversi fattori, tra cui l’impatto sul cliente, l’urgenza, il valore commerciale e le dipendenze tecniche. Il Product Owner lavora a stretto contatto con il team di sviluppo per assicurarsi che il backlog sia chiaro, che gli elementi siano ben definiti e che sia sempre focalizzato sugli obiettivi del prodotto.

Durante il processo di sviluppo, il team seleziona gli elementi dal product backlog da lavorare nel prossimo sprint (un periodo di tempo fisso, solitamente di 2-4 settimane), basandosi sulla priorità definita dal Product Owner. Questo processo garantisce che il team si concentri sulle attività più importanti e che il prodotto si evolva in modo iterativo e incrementale, rispondendo alle esigenze degli utenti e alle condizioni di mercato in continua evoluzione.

Cosa contiene in Product Backlog

Il Product Backlog contiene una varietà di elementi che insieme definiscono tutto ciò che è necessario per sviluppare e migliorare un prodotto. I Product Backlog Items (PBIs), possono variare ampiamente a seconda del tipo di progetto, delle esigenze del business e delle richieste degli utenti. Di seguito sono elencati i tipi di contenuti che si possono trovare in un Product Backlog.

  1. Funzionalità: descrizioni di nuove funzionalità o miglioramenti da aggiungere al prodotto. Sono spesso descritte dal punto di vista dell’utente per spiegare il valore che porteranno.
  2. Bug: segnalazioni di errori o problemi nel prodotto che necessitano di correzione. Questi sono spesso prioritari perché possono influenzare l’esperienza dell’utente o la funzionalità del prodotto.
  3. Miglioramenti tecnici: lavori che non aggiungono direttamente nuove funzionalità visibili agli utenti ma migliorano la base tecnologica del prodotto. Ciò può includere il rifactoring del codice, l’ottimizzazione delle prestazioni, l’aggiornamento delle dipendenze o l’implementazione di pratiche di sicurezza migliorate.
  4. Esperienze utente (UX) e design: modifiche o miglioramenti all’interfaccia utente o all’esperienza utente complessiva. Questi possono variare da aggiustamenti minori a redesign completi.
  5. Documentazione: aggiornamenti o creazione di nuova documentazione sia per gli utenti che per gli sviluppatori. Questo può includere guide per l’utente, documentazione API o documenti di specifica tecnica.
  6. Attività di compliance e regolatorie: Lavori necessari per garantire che il prodotto rispetti le leggi e le normative pertinenti. Questo può essere particolarmente rilevante in settori come la sanità o la finanza.
  7. Sperimentazioni e ricerca: Elementi che riguardano la raccolta di dati e il testing di ipotesi per guidare lo sviluppo del prodotto. Questi possono includere test A/B, ricerche di mercato o prototipazione.

Ogni elemento del product backlog è accompagnato da una descrizione, criteri di accettazione (che definiscono quando l’elemento è considerato completato), e una priorità che indica l’importanza relativa rispetto ad altri elementi nel backlog. La priorità è solitamente determinata dal Product Owner in collaborazione con gli stakeholder e il team di sviluppo, basandosi su fattori come il valore per il cliente, l’impatto sul business, e le dipendenze tecniche.

Se consideriamo il product backlog come il nostro “elenco dei desideri”, allora lo Sprint Backlog rappresenta quella porzione dell’elenco che scegliamo di sviluppare durante lo sprint per conseguire l’obiettivo stabilito.

Come probabilmente sai, questa selezione si svolge durante lo Sprint Planning, un incontro programmato all’inizio di ogni sprint con la finalità di identificare gli item su cui concentrarsi per lo sprint in questione e di suddividerli in compiti specifici, permettendo così di iniziare il lavoro il giorno successivo.

Questo processo è un’attività di squadra. Il fatto che il Product Owner sia il responsabile del backlog non implica che sia lui l’unico a prendere decisioni su di esso, anzi. È intrinseco nei principi del metodo agile che sia il team nel suo insieme a determinare quali elementi includere nello sprint e su quali impegnarsi.

Come dare priorità agli elementi del product backlog?

Dare priorità agli elementi del Product Backlog è una responsabilità chiave del Product Owner nel framework Scrum, e richiede un attento bilanciamento tra il valore aziendale, la complessità tecnica, e le esigenze degli stakeholder. Ecco alcune delle tecniche più comuni per priorizzare il backlog.

  • Value-Based Prioritization: concentrarsi sul valore che ciascun elemento porta al cliente e all’azienda. Gli elementi che offrono il maggiore valore dovrebbero essere prioritari. Questo approccio richiede una comprensione chiara degli obiettivi di business e delle esigenze degli utenti.
  • MoSCoW Method: classificare gli elementi del backlog come Must have (Deve avere), Should have (Dovrebbe avere), Could have (Potrebbe avere), e Won’t have (Non avrà). Questo metodo aiuta a distinguere tra ciò che è essenziale per il rilascio del prodotto e ciò che può essere eventualmente posticipato.
  • Cost of Delay (CoD): valutare ogni elemento in base al “costo del ritardo”, ossia l’impatto economico di non implementare quell’elemento subito. Gli elementi che costerebbero di più se ritardati dovrebbero avere priorità maggiore.
  • Kano Model: classificare le funzionalità basandosi su come influenzano la soddisfazione del cliente: Basic (necessità di base), Performance (le prestazioni che gli utenti si aspettano), e Delighters (caratteristiche sorprendenti che non sono attese). Questo aiuta a bilanciare lo sviluppo tra funzionalità essenziali e quelle che possono aumentare significativamente la soddisfazione del cliente.
  • Effort vs. Impact: valutare ciascun elemento basandosi sul suo impatto rispetto allo sforzo richiesto per implementarlo. Gli elementi che richiedono poco sforzo ma hanno un alto impatto sono spesso prioritari rispetto a quelli che richiedono molto lavoro ma offrono benefici minori.
  • Fibonacci Sequence or Planning Poker: usare sequenze di Fibonacci o il Planning Poker per stimare la complessità o lo sforzo necessario per ciascun elemento del backlog. Questi metodi, combinati con una valutazione dell’impatto, possono aiutare a ordinare gli elementi in modo più oggettivo.
  • Feedback from Stakeholders: raccogliere feedback regolari da clienti, utenti finali e altri stakeholder per capire meglio quali caratteristiche o miglioramenti sono più importanti per loro.
  • Dependency Analysis: considerare le dipendenze tra elementi del backlog. Alcune funzionalità potrebbero richiedere che altre siano completate prima, il che può influenzare la loro priorità.
  • Time Criticality: dare priorità agli elementi che sono critici per eventi o date specifiche, come una conferenza o un lancio di prodotto.

Il processo di priorizzazione deve essere iterativo e flessibile. Il Product Owner dovrebbe rivedere e aggiustare regolarmente le priorità del Product Backlog in base ai cambiamenti nelle esigenze aziendali, al feedback degli utenti e al progresso del team di sviluppo.

Esempio di Product Backlog

Un esempio di Product Backlog per un’applicazione di e-commerce potrebbe includere una vasta gamma di elementi che coprono funzionalità, miglioramenti, bug da correggere e così via. Ecco come potrebbe essere strutturato, con una semplificazione per facilitarne la comprensione:

Product Backlog per Applicazione E-commerce

  1. Implementare il sistema di pagamento
    • Integrazione con PayPal
    • Supporto per pagamenti con carta di credito
    • Opzione di pagamento alla consegna
  2. Funzionalità di ricerca avanzata
    • Ricerca per categoria
    • Filtri per prezzo, valutazione, e marca
    • Suggerimenti di ricerca automatici
  3. Pagina del prodotto dettagliato
    • Descrizione, immagini e recensioni del prodotto
    • Informazioni sulla disponibilità di magazzino
    • Opzioni di condivisione sui social media
  4. Carrello della spesa
    • Aggiunta e rimozione di articoli
    • Visualizzazione del riepilogo prima dell’acquisto
    • Modifica delle quantità
  5. Gestione dell’account utente
    • Registrazione e login
    • Recupero password
    • Cronologia degli ordini e tracciamento delle spedizioni
  6. Miglioramento della performance mobile
    • Ottimizzazione della velocità di caricamento delle pagine
    • Responsive design per dispositivi mobili
  7. Correzione di bug
    • Risoluzione problemi checkout con specifici browser
    • Correzione errore visualizzazione immagini prodotto in alcuni dispositivi
  8. Implementazione di un sistema di raccomandazioni
    • Suggerimenti di prodotti basati sul comportamento di acquisto
    • Raccomandazioni nella pagina del carrello
  9. Localizzazione
    • Supporto per più lingue
    • Adattamento delle valute
  10. Sistema di feedback e recensioni
    • Creazione di una sezione per le recensioni degli utenti
    • Sistema di valutazione con stelle
  11. Sistema di gestione delle scorte
    • Notifiche per bassi livelli di magazzino
    • Aggiornamenti automatici della disponibilità dei prodotti
  12. Dashboard di amministrazione
    • Report vendite
    • Gestione dell’inventario
    • Analisi del comportamento degli utenti

Ogni elemento del Product Backlog dovrebbe essere accompagnato da una descrizione dettagliata, criteri di accettazione, e una stima dell’effort necessario per la sua implementazione. Questi elementi verranno poi prioritizzati dal Product Owner in base all’importanza strategica, al valore per l’utente e all’urgenza, e selezionati per lo sviluppo nei futuri Sprint in base alla loro priorità.

Template del Product Backlog

Un template di Product Backlog può variare a seconda delle esigenze specifiche del progettazione del software e delle preferenze del team, ma tende a includere alcuni elementi chiave per assicurare che tutte le informazioni necessarie siano presenti e chiare. Ecco un esempio di template che potrebbe essere utilizzato in un contesto Agile, come nel framework Scrum, per gestire e organizzare il backlog del prodotto.

Template di Product Backlog

ID Titolo Descrizione Priorità Stima Sprint Note
1 Titolo dell’elemento Una breve descrizione dell’elemento del backlog, inclusi i dettagli su cosa deve essere fatto e perché è importante. Alta/Media/Bassa Tempo stimato per completare l’elemento, spesso espresso in giorni uomo o punti storia. Numero dello Sprint in cui l’elemento è previsto per lo sviluppo, se già deciso. Osservazioni aggiuntive, inclusi commenti sulle dipendenze, sulle decisioni prese durante le riunioni di pianificazione, o su eventuali rischi identificati.

Esempio di Compilazione

ID Titolo Descrizione Priorità Stima Sprint Note
1 Integrazione Gateway di Pagamento Implementare l’integrazione con PayPal e Stripe per processare i pagamenti. Necessario per consentire agli utenti di completare gli acquisti. Alta 5 giorni 2 Dipende dall’approvazione dell’account commerciante.
2 Ottimizzazione Mobile Assicurare che tutte le pagine principali siano completamente responsive su dispositivi mobili per migliorare l’esperienza utente. Media 3 giorni 3 Test su diversi dispositivi per validazione.
3 Sistema di Recensioni Prodotti Consentire agli utenti di lasciare recensioni sui prodotti che hanno acquistato. Include stelle per la valutazione e un campo di testo per commenti. Media 4 giorni 4 Necessita di integrazione con il database dei prodotti.
4 Correzione Bug Carrello Risolvere il problema per cui gli articoli vengono duplicati nel carrello quando l’utente aggiorna la pagina. Alta 1 giorno 2 Critico per la funzionalità del carrello.

Note sul Template

  • ID: un identificatore unico per ogni elemento del backlog per facilitarne il riferimento.
  • Titolo: un breve titolo che riassume l’elemento del backlog.
  • Descrizione: una descrizione dettagliata dell’elemento, inclusi l’obiettivo e il motivo per cui l’elemento è necessario. Dovrebbe includere anche i criteri di accettazione quando possibile.
  • Priorità: indica l’urgenza e l’importanza dell’elemento rispetto agli altri nel backlog. Può essere determinata da fattori come il valore per l’utente, il ritorno sull’investimento (ROI), o la strategia aziendale.
  • Stima: una valutazione del lavoro necessario per completare l’elemento, che aiuta nella pianificazione e nell’assegnazione delle risorse.
  • Sprint: identifica lo Sprint durante il quale l’elemento è pianificato per essere lavorato, se già deciso.
  • Note: spazio per qualsiasi commento aggiuntivo, come dettagli sulle dipendenze, decisioni chiave, o rischi identificati.

Questo template è flessibile e può essere adattato per meglio soddisfare le esigenze del tuo team e del tuo progetto. L’importante è mantenere il Product Backlog organizzato, trasparente e aggiornato, per assicurare che il team sia sempre focalizzato sulle priorità giuste.

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